Prosa Profana (web)

Artist:
First Human Ferro Feat. Albireon
Label:
Not On Label
Catalog#:
none
Format:
12 × File, MP3, Album, Special Edition
Country:
Ukraine
Released:
2015
Genre:
Electronic, Rock, Non-Music, Pop, Folk, World, & Country
Style:
Schlager, Shoegaze, Chanson, Dark Ambient

Tracklist

1 Every Time I Turn Around (Another Year Is Over) (08:53)
2 Old Friend At Dusk (07:35)
3 Recurrent Nothing (07:16)
4 Die Niemandsrose (02:43)
5 Why Iron In Our Hearts (05:16)
6 Eye-Deep In Hell (04:13)
7 No Swan So Fine (01:15)
8 The Anchor (06:58)
9 Late August Flowers (05:59)
10 Prosa Profana (06:55)
11 Friends Are Always Distant (03:48)
12 Swansong Embrace (08:09)

Notes

"Prosa Profana" is a follow-up to "Guernica Macrocosmica" and the 2nd post mortem dedication by Olegh Kolyada collaborating with Albireon. A low-key unison of dissonant ex-Soviet schlager melodies and forefront Italian vocals in a tender naive manner offer a unique nostalghic experience. This digital version of the 2011 release comes with two never heard before tracks from the original sessions.

https://firsthumanferro.bandcamp.com/album/first-human-ferro-feat-albireon-prosa-profana

Released on the 24th of January 2015 in memory of all civil residents of Ukrainian city Mariupol, murdered by russian terrorists that day.

Reviews:

Usciva quattro anni fa nel catalogo di Nitkie “Prosa Profana” e torna attuale con la nuova proposta digitale oggi dedicata alle vittime di Mariupol’ in questa assurda illogica politica che avviene al nostro Est: composizione a quattro e più mani tra Olegh Kolyada e gli Albireon, la malinconia fondamento della poetica d’area slavonica unita alla fragilità emotiva della band italiana, il folk come lo intendiamo è lontanissimo eppure è lì, la musica classica pure ma senza non esisterebbe “Prosa Profana”, l’ambient è una frattura oscura.

Dieci tracce costruite dopo fasi non espresse di separazione e rifusione di tutto ciò: il minimalismo neoclassicista del progetto congiunto respira la morte di qualcuno che ci è caro, s’abbandona ai ricordi più laceranti ma così fondamentali nel mantenere la scintilla di vita dentro; ha il sapore di una lacrima che scende scomposta sulla guancia, punta verso l’esterno del viso per poi, improvvisa, convergere all’angolo delle labbra e devolvere il salato sapore concentrato in un’emozione.

Il sapore di “Prosa Profana” è estratto di rosa distillata e sale di lacrima, pane e burro con poco zucchero e un bicchiere di Malvasia dei Colli di Parma, è un biscotto allo zenzero.

First Human Ferro imprime la sua musicalità: neoclassico sperimentatore di ambient cinematico e psichico, inquadrabile solamente tra pochi eletti del suono, poco affine a quasi tutto, Der Blaue Reiter forse è l’unico parallelismo possibile e probabile, almeno in quest’album, in altre collaborazioni Olegh Kolyada ha sempre saputo dirigere in armonia sinergica concetti e composizioni.

Non è un caso Der Blaue Reiter: l’Ucraina di “Nuclear Sun” è anche l’Ucraina di Kolyada, Davide Borghi in quei silenzi, in quelle stasi costellate da micro-suoni per percezioni empatiche, apporta la finezza della sua voce, la stabilità e la forza di cantare a fior di labbra parole difficili, troppo spontanee, troppo emotive, sentite, vissute.

Una personalità congiunta che dà attendibilità a tutto il disco e quando un disco è credibile ed onesto nell’essere diviene Arte.

Tutto è riferito ad un mondo deformato, dieci tracce che rimangono sigillate nel cofanetto nascosto dietro i vestiti dell’armadio meno usati, scrigno nel quale ci sono fotografie seppiate, frammenti di un gioiello che anche rotto deve rimanere come amuleto o solo come ricordo, forse il primo dente incastonato nell’oro, forse un proiettile arrugginito trovato dal nonno dopo la Guerra di metà secolo scorso, forse una croce di ferro o la foto del primo amore nascosto per non turbare la nuova vita.

Ognuno di voi nel proprio scrigno mette ciò che vuole, Albireon e First Human Ferro ci mettono nove piccole poesie sonore e narrate ed un finale che è tutto e nulla, la bellezza delle stelle compresse nel suono, l’amaro di una pillola presa senza volontà, la pace di un bacio della buona notte, la notte dopo un bacio.

by Nicola Tenani at Sounds Behind The Corner
Source URL: http://www.soundsbehindthecorner.org/auditorium/1551-first-human-ferro-feat-albireon-prosa-profana.html

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